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Pizzighettone: la città murata

Pizzighettone è una delle gemme nascoste della Lombardia, un borgo medievale che incanta con le sue maestose mura e il suo fascino storico. Situato lungo il fiume Adda, tra Lodi e Cremona, questo suggestivo paese offre un perfetto equilibrio tra storia, cultura e natura.

Dove parcheggiare il tuo camper?

Durante un viaggio nel febbraio 2020, io e Max avevamo bisogno di un camper service e, cercando sull’applicazione Park4night, abbiamo trovato una piccola area di sosta con carico e scarico a Pizzighettone. Il nome ci ha subito incuriosito, suonava simpatico, e cercando su Google abbiamo scoperto essere città murata, ricca di arte e storia. Un vero gioiello nascosto!

Oggi l’area è riservata esclusivamente al camper service, e la sosta non è più consentita. Sull’applicazione sono segnalati altri parcheggi, ma le recensioni per quel che riguarda la sosta notturna non sono particolarmente positive.

Tuttavia, questi parcheggi risultano comunque molto utili per chi desidera visitare il borgo e scoprire le sue meraviglie storiche e artistiche.

Il camper parcheggiato a Pizzighettone: la città murata
Il camper parcheggiato a Pizzighettone: la città murata
Max fa le riprese per il video su Pizzighettone: la città murata
Max fa le riprese per il video su Pizzighettone

La storia di Pizzighettone: la città murata

Pizzighettone, un gioiello incastonato nella pianura padana, è baciato dalle acque del fiume Adda che ne disegna il profilo, dividendo il centro storico in due parti collegate dal ponte Trento e Trieste che si estende per 126,40 metri.

Il paesaggio circostante, modellato dall’azione dei fiumi, offre uno scenario suggestivo e caratteristico.

La storia di Pizzighettone è strettamente legata al fiume Adda e alla sua posizione strategica, sin dall’epoca preromana.

Fondata nel XII secolo dal comune di Cremona come castrum, che significa fortezza o cittadella murata, la città divenne un importante caposaldo fortificato, ampliato nel corso dei secoli sotto vari signori, tra cui i Visconti, gli Sforza, e gli Asburgo.

Le fortificazioni rimasero attive fino al 1866 e sono ancora ben conservate. Nel 1525, il Re di Francia Francesco I fu imprigionato nella Torre del Guado, ancora oggi visitabile.

Porta Cremona Nuova e Porta Cremona Vecchia

Porta Cremona Nuova e Porta Cremona Vecchia, sono elementi storici di grande rilevanza legati alle antiche fortificazioni della città.

Porta Cremona Vecchia è la più antica delle due ed era parte del primo sistema difensivo della città. Situata lungo il perimetro murario, rappresentava uno dei principali accessi a Pizzighettone, collegando la città con Cremona e altre località. Oggi rimane come testimonianza dell’originario sistema di difesa.

Porta Cremona Nuova è stata costruita successivamente, durante i lavori di ampliamento delle fortificazioni, e serviva come nuovo punto di accesso, facilitando i collegamenti con la stessa Cremona e altre aree circostanti.

Rispetto alla Porta Vecchia, la Porta Cremona Nuova fa parte delle espansioni militari e urbane che hanno consolidato Pizzighettone come fortezza strategica. Entrambe le porte, insieme al sistema murario, raccontano la storia di Pizzighettone come una delle più importanti città fortificate dell’Italia settentrionale, il cui complesso difensivo rimase attivo fino al XIX secolo.

Porta Cremona Vecchia a Pizzighettone: la città murata
Porta Cremona Vecchia

Chiesa di S. Bassiano

Poi arriviamo alla Chiesa di S. Bassiano che risale al XII secolo e al momento della nostra visita era in fase di ristrutturazione. L’interno della chiesa è davvero affascinante e ricco di dettagli. Purtroppo non abbiamo potuto scattare foto o girare video, poiché il parroco ci ha informato che sono necessarie autorizzazioni specifiche per farlo.

La basilica, le cui origini risalgono al 1158, è il risultato di secoli di costruzioni e restauri. L’affresco della Crocifissione, opera del celebre pittore Bernardo Campi datata 1545, è un capolavoro del Rinascimento. La fonte battesimale, realizzata in pregiato marmo rosso di Verona nel 1599, aggiunge un tocco di eleganza all’edificio.

Il campanile, costruito nel 1900 su progetto dell’ingegnere Pizzighettonese Ettore Parentini, è dotato di cinque campane fuse nel 1950.

Palazzo Comunale di Pizzighettone

Di fronte alla chiesa troviamo il Palazzo Comunale, un importante edificio storico che risale al XV secolo. Situato nel cuore del borgo, è un esempio di architettura civile medievale tipica della Lombardia. Caratterizzato da una facciata semplice ma imponente, è stato per secoli il centro amministrativo della città, ospitando le attività del governo locale.

La struttura si distingue per la presenza di un portico con archi a tutto sesto, sorretto da colonne in pietra, che conferisce un aspetto elegante e solido. La torre dell’orologio, che sovrasta l’edificio, è uno degli elementi più riconoscibili, simbolo di potere e controllo durante il periodo comunale.

Oggi, il Palazzo Comunale è uno dei principali luoghi di interesse storico di Pizzighettone, rappresentando un pezzo fondamentale della storia della città. Durante eventi culturali e manifestazioni, diventa anche un punto di ritrovo per cittadini e visitatori, mantenendo vivo il legame tra passato e presente.

Portico del Palazzo Comunale di Pizzighettone: la città murata
Portico del Palazzo Comunale

La cinta muraria

La cinta muraria di Pizzighettone, risalente al XV secolo e dotata di un imponente rivellino a ferro di cavallo, ed è stata oggetto di numerosi interventi di rafforzamento nel corso dei secoli.

Lungo i lati orientale e occidentale si conservano le prime difese avanzate, progettate per contrastare l’impiego dell’artiglieria. Nel 1720, gli austriaci integrarono le fortificazioni con la costruzione di casematte, ambienti sotterranei a volta, e di polveriere.

Le casematte del lato nord della cerchia muraria di Pizzighettone furono trasformate nel 1785 nel primo ergastolo, inteso all’epoca come carcere giudiziario; successivamente, furono utilizzate come reclusorio militare dal 1920 al 1945 e poi come carcere civile dal 1946 al 1954.

Il Museo delle prigioni a Pizzighettone: la città murata

Il Museo delle Prigioni di Pizzighettone è il primo del suo genere in Lombardia, dedicato alla storia del carcere dal 1785 al 1954.

Il museo, allestito all’interno delle antiche casematte della fortezza, offre un’immersione toccante nella storia del carcere di Pizzighettone, considerato uno dei più duri d’Italia nel periodo fascista.

Le grandi camerate, spoglie e anguste, testimoniano le condizioni di vita dei detenuti, costretti a condividere spazi ristretti e privi di servizi igienici. La struttura è caratterizzata da muri spessi e archi imponenti che raccontano storie di detenzione e giustizia. Custodiscono graffiti e scritte sulle pareti, a testimonianza e sono esposti vari oggetti, attrezzature e armi utilizzati durante questo periodo.

La visita prosegue attraverso la cappella, il camminamento di ronda e le celle di punizione, luoghi carichi di storia e di sofferenza.

È possibile effettuare una breve visita guidata all’interno delle prigioni, ma solo durante il fine settimana, nel pomeriggio dalle 15 alle 18. Questa esperienza permette ai visitatori di esplorare i vari spazi e ascoltare racconti intriganti sulle vite di coloro che un tempo abitavano queste mura. Non perdere l’opportunità di scoprire questo capitolo affascinante della storia di Pizzighettone!

La Torre del Guado: la cella reale

Molto bella la Torre del Guado, una delle strutture più emblematiche di Pizzighettone e rappresenta un importante elemento della sua storia fortificata. Situata vicino al fiume Adda, questa torre fu costruita per controllare e difendere il guado che permetteva l’attraversamento del fiume. Un punto strategico che ha avuto un ruolo cruciale nel corso dei secoli.

La torre risale al periodo delle fortificazioni medievali, quando Pizzighettone era un importante castrum. Unica superstite di un antico castello, la torre si erge maestosa, testimone di un passato ricco di storia. All’interno, tracce di affreschi e pochi cimeli ci riportano a quell’epoca, ricordandoci un momento cruciale della storia europea.

Essa serviva non solo come punto di osservazione e difesa, ma anche come simbolo del potere della città e della sua capacità di controllare le vie di comunicazione. Durante i conflitti tra le diverse signorie lombarde, la Torre del Guado si è rivelata fondamentale nel proteggere la comunità locale dalle incursioni nemiche.

Nel 1525, la torre divenne famosa per aver ospitato il Re di Francia, Francesco I di Valois, catturato durante la battaglia di Pavia e detenuto qui per un periodo. Questo evento storico ha aumentato la notorietà della torre e ha reso Pizzighettone un luogo di richiamo per gli appassionati di storia.

La Torre del Guado a Pizzighettone: la città murata
La Torre del Guado

La Chiesa di San Pietro a Pizzighettone: la città murata

Sull’altra sponda del fiume, come un miraggio, sorge la Chiesa di San Pietro, una perla architettonica che sfoggia facciate esterne uniche nel loro genere, capaci di lasciare a bocca aperta chiunque.

Le sue origini risalgono al XVIII secolo, quando, per volontà di Carlo VI, sorse al posto di una precedente chiesa dedicata a San Pietro. Nel corso dei secoli, la struttura ha subito profonde trasformazioni, culminando nei restauri del Novecento che l’hanno adornata con marmi pregiati e mosaici, trasformandola in un vero e proprio scrigno d’arte e di fede. Dal 1956, consacrata a Santa Maria, è divenuta un importante luogo di culto.

Siamo rimasti piacevolmente colpiti da questa affascinante cittadina! Non ci aspettavamo di scoprire un luogo così ricco di storia e bellezze artistiche, soprattutto considerando che non ne avevamo mai sentito parlare prima.

Un sentito ringraziamento a Pizzighettone per averci regalato un’esperienza indimenticabile, con la sua arte, il suo patrimonio storico e la sua piccola ma accogliente area di sosta.

TravelPodcast ‘Avventure su quattro ruote!’

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Lucy

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