Le Cascate di Kot sono una delle gemme nascoste del Friuli-Venezia Giulia, un’oasi di pace e bellezza incastonata tra le verdi vallate del Natisone. Questo angolo di paradiso, poco conosciuto ma di grande fascino, regala un’esperienza indimenticabile agli amanti della natura e del trekking.
Dove parcheggiare il tuo camper?
Lasciato il santuario di Castelmonte, mentre percorrevamo la strada che ci avrebbe portato alla meta successiva, vediamo un cartello con scritto ‘Cascate di Kot’; potevamo non fermarci? Ed abbiamo fatto benissimo! Per farvi capire un po’ la zona, eravamo nelle valli del Natisone, nel comune di San Leonardo.
Abbiamo posteggiato il van nel piccolo parcheggio che si trova vicino all’ingresso del sentiero in Via San Leonardo. Non ci sono aree camper o campeggi nelle vicinanze, tranne un parcheggio gratuito segnalato sull’applicazione Park4night, a Merso di Sopra. Valuta se può fare al caso tuo e magari raggiungere le cascate a piedi.
Un percorso facile e suggestivo
Dal cartello illustrativo, ci siamo avviati lungo un sentiero suggestivo, lungo circa 600 metri e con un dislivello di 75 metri, che ci ha condotto alle cascate in circa 20 minuti di cammino. Questo percorso, immerso nella frescura del bosco e quasi interamente all’ombra e segue il corso del Rio Patok, regalando scorci di natura incontaminata e il piacevole suono dell’acqua che scorre.
Il percorso è accessibile a tutti, ma presenta alcuni tratti più impegnativi che richiedono un po’ di attenzione. È un’esperienza incantevole, dove il silenzio è interrotto solo dai rumori della natura: il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli e il mormorio del ruscello.
Il sentiero, un serpente si insinua tra la vegetazione lussureggiante e conquistata l’ultima sommità, si disvela un anfiteatro naturale dove l’acqua, impetuosa, danza in due coreografiche cascate. Scesi pochi scalini, si incontra la prima cascata, più piccola, che sembra sussurrare un antico segreto.
Tra i fragori dell’acqua che si abbatte con forza sulla roccia, si apre l’imboccatura della grotta Star Čedad, che in italiano significa “Vecchia Cividale”, un portale misterioso che conduce nelle viscere della terra. Qui troneggia una delicata statua della Madonna, custode di questo angolo di paradiso. La cascata maggiore, con la sua possente chioma di muschio, completa il quadro, creando un’opera d’arte vivente.
Il mistero delle cascate di Kot
La grotta, avvolta in un’aura di mistero e fascino, è chiamata così perché secondo un’antica leggenda ospitava un tempo la città di Cividale del Friuli. Si narra che una furia improvvisa della natura, forse un cataclisma o un diluvio biblico, abbia sommerso la città e l’abbia trascinata, insieme ai suoi abitanti, fino alla sua attuale posizione.
Questa leggenda, tramandata di generazione in generazione, ha alimentato per secoli l’immaginazione degli abitanti delle Valli del Natisone. Ancora oggi, chi si addentra nella grotta può quasi sentire l’eco di una civiltà perduta, percepire il respiro della storia che si intreccia con quello della natura.
Il percorso è messo in sicurezza ma bisogna comunque stare attenti nei tratti dove il terreno è scivoloso. Lungo il tragitto, potrai trovare in una cassetta, il libro delle firme per lasciare traccia del tuo passaggio.
Un consiglio? Indossa scarpe comode per affrontare il terreno in sicurezza e lascia a casa i passeggini: il sentiero non è adatto a loro. Porta con te una bottiglia d’acqua e ricorda di portare via con te i tuoi rifiuti e di rispettare l’ambiente.
Le Cascate di Kot sono uno spettacolo da ammirare in ogni periodo dell’anno. In primavera, quando la natura si risveglia, il fragore dell’acqua che precipita crea un’atmosfera magica. D’estate, le pozze scavate dalla forza dell’acqua invitano a rinfrescarsi e a godere del sole. In autunno, i colori caldi delle foglie trasformano il paesaggio in un quadro impressionista, e in inverno, quando le temperature si abbassano, le cascate si trasformano in sculture di ghiaccio.
Le Cascate di Kot sono molto più di una semplice meta escursionistica: sono un vero e proprio viaggio nella bellezza incontaminata della natura. Ogni passo lungo il sentiero, avvolto dalla frescura del bosco e accompagnato dal dolce suono del Rio Patok, è un invito a rallentare e a immergersi completamente in un’atmosfera magica e senza tempo.
Le cascate, con il loro spettacolo di acque cristalline che si tuffano impetuose, regalano emozioni che lasciano senza fiato. La loro energia è contagiosa, e il silenzio interrotto dai suoni della natura rende questa esperienza indimenticabile.
Un luogo capace di ricaricare l’anima e risvegliare la meraviglia per la semplicità e la potenza del mondo naturale, e non vedo l’ora di tornarci, perché posti come questo sono un regalo che merita di essere vissuto più volte.
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Lucy