Gradisca d’Isonzo: un raffinato salotto barocco in provincia di Gorizia situato sulla riva destra del fiume Isonzo.
Conta circa 6500 abitanti e fa parte del club “I borghi più belli d’Italia“.
Questa affascinante città offre un’esperienza autentica e ricca di storia, cultura e bellezza paesaggistica. Scopriamo insieme cosa rende Gradisca d’Isonzo così speciale e perché dovresti inserirla nella tua lista delle prossime mete di viaggio in camper.
Dove parcheggiare il tuo camper?
A Gradisca è presente un’area sosta camper gratuita in Viale Trieste con tre stalli e camper service con acqua potabile. Alle spalle del parcheggio c’è anche un comodo supermercato. La sosta è consentita per 48 ore e dista dal centro storico pochi passi a piedi.
Una Storia Affascinante
La storia di Gradisca d’Isonzo risale a tempi antichi, e le tracce del passato sono ancora visibili in ogni angolo della città. Fondata dai Romani, Gradisca d’Isonzo ha attraversato epoche di dominazioni diverse, tra cui quella veneta e quella asburgica. Questa ricca storia si riflette nell’architettura dei suoi edifici e nelle sue piazze pittoresche. Esplorare Gradisca d’Isonzo è come fare un viaggio nel tempo, tra le mura di una città che ha visto secoli di cambiamenti ed evoluzioni.
È un poderosa roccaforte costruita nel XV secolo, edificata dai veneziani con la collaborazione di Leonardo Da Vinci per difendersi dalle incursioni turche. Della dominazione veneta, oggi sono ancora in piedi gran parte delle mura difensive, sei torri di guardia, la Porta Nuova e numerosi edifici medievali.
Si pensa che l’apparizione di Gradisca come piccolo villaggio agricolo risalga al 1176 e fu annessa all’Italia alla fine della prima guerra mondiale, nel 1921.
Il centro storico di Gradisca d’Isonzo
Camminando alla destra del teatro ci si inoltra nell’elegante centro storico/pedonale fortificato e racchiuso dalle vecchie mura. Un borgo con palazzi storici, edifici nobiliari e monumenti, tutti da scoprire a piedi. Proprio un raffinato salotto barocco. Camminando per le sue vie, ci si trova immersi in un’atmosfera unica, dove il passato si fonde con il presente in un mix attraente.
Il Nuovo Teatro comunale
Dall’area sosta camminando lungo Viale Trieste si arriva in Piazzale dell’Unità d’Italia e si fa notare il Nuovo Teatro comunale risalente alla fine del 1700, costruito al posto di un vecchio granaio. Riaperto nel 2009, dopo anni di chiusura per ristrutturazione, ha una capienza di 323 posti e offre un palcoscenico per spettacoli di vario genere, tra cui teatro, musica, danza e molto altro ancora.
Monumento alla Redenzione
Di fronte al teatro, al centro della piazza, si può ammirare il Monumento alla Redenzione, inaugurato nel 1924, costituito da un’alta colonna con bassorilievi dedicati alla storia di Gradisca. In cima vi è poggiato un leone di San Marco in bronzo simbolo della Repubblica di Venezia. Qui si trova anche la fontana che, la sera, illuminata da mille colori dà un tocco di magia a tutta la piazza.
Il Parco della Spianata e l’ex mercato coperto
La piazza costeggia un grande parco con alberi secolari, panchine e punti di ristoro: il Parco della Spianata e a pochi passi si vede il vecchio mercato coperto che pare stiano pensando di ristrutturare per dare nuova vita a una parte di Piazza Unità d’Italia e ai giardini circostanti, che appaiono in uno stato di scarsa vivacità.
Castello di Gradisca
Domina il centro storico il Castello di Gradisca un simbolo importante della città. Un poderoso complesso di fortificazioni che fu edificato nel 1176 e fortificato dai veneziani alla fine del 1400 a difesa dalle invasioni.
Il castello è un esempio eccellente di architettura medievale, con mura spesse, torri di guardia e un aspetto maestoso che evoca i tempi passati, protagonista di molte vicende storiche.
Parti di grande rilevanza delle cinta murarie sono i Torrioni: torrione della Calcina, torrione della Marcella, torrione della Spiritata, torrione del Portello, torrione di San Giorgio e torrione della Campana. Tra questi ultimi due si trova ancora una delle due porte d’accesso alla città: Porta Nuova che si affaccia su un bellissimo parco.
La sua posizione strategica sul fiume Isonzo lo rendeva un baluardo difensivo di grande importanza.
Il Duomo di Gradisca
La chiesa principale di Gradisca è il Duomo dedicato ai santi Pietro e Paolo. Sito in Via Bergamas, fu costruito nel 1752. All’interno è di notevole rilevanza la cappella di Sant’Anna, decorata con stucchi in stile barocco. Inoltre, nella parte posteriore, si trova la cappella dei Torriani, che ospita un monumento funebre dedicato a Nicolò della Torre, secondo capitano austriaco di Gradisca, risalente al 1557.
Questo monumento raffigura il defunto come un guerriero e si trova su un sarcofago dove riposa assieme alla moglie.
Chiesa della Beata Vergine Addolorata
La Chiesa dell’Addolorata rappresenta uno degli edifici di arte sacra della città e fu costruita tra il 1481 e il 1495. Venne dedicata a San Salvatore e consacrata nel 1505.
Inizialmente, fu affidata all’Ordine dei Servi di Maria, i quali la gestirono fino al 1810, quando furono costretti a lasciare Gradisca per ordine di Napoleone Bonaparte.
Dopo la partenza dei frati, la chiesa rimase sconsacrata e fu utilizzata come magazzino per circa quarant’anni. Nel 1850, fu riconsacrata sotto il nome di Chiesa della Beata Vergine Addolorata.
Durante la prima guerra mondiale, subì gravi danni, e nel 1917 fu addirittura colpita da un incendio. Tuttavia, nel 1923, la chiesa fu riaperta al culto.
Al suo interno è custodita una statua della Madonna Addolorata, la quale, secondo la leggenda, fu recuperata dalle acque dell’Isonzo nel XVI secolo. Da allora, questa statua è considerata la protettrice della città.
Il Palazzo dei Provveditori Veneti
In via Battisti troviamo uno degli edifici più importanti di Gradisca: il Palazzo dei Provveditori Veneti che risale al 1400, e che oggi ospita un’enoteca molto rinomata. Su una lapide posta sulla facciata dell’edificio si possono leggere i nomi dei 25 provveditori che amministrarono la città.
Palazzo Torriani
Palazzo Torriani fu residenza di molte figure illustri durante i secoli. La struttura è molto grande tanto da occupare quasi un intero isolato e segue il modello di una villa situata in zone periferiche, rappresentando una fusione architettonica tra un palazzo di città, e una residenza di campagna che, attraverso la disposizione di ali e padiglioni, cerca di stabilire una connessione più stretta con l’ambiente circostante.
Oggi ospita il Municipio, la Biblioteca Civica e una Galleria d’arte contemporanea.
La Loggia dei Mercanti
La Loggia dei Mercanti che si trova in Via Battisti fu edificata nel 1688 ed era un punto d’incontro prestigioso per l’alta società locale, svolgendo un ruolo importante come centro mercantile, comprensivo di una pesa pubblica, tra la fine del XVII e il XVIII secolo. Qui, gli ufficiali annonari stabilivano settimanalmente i prezzi delle merci e controllavano l’uso corretto dei pesi e delle misure speciali previste nello Stato di Gradisca, al fine di prevenire le frodi.
In seguito, nell’Ottocento, la Loggia fu trasformata in una residenza privata con un negozio annesso. Tuttavia, nel corso del Novecento, è stata restaurata e riutilizzata a scopi pubblici.
A partire dal 1939, il piano terra ospita il lapidario civico costituito da lapidi, epigrafi e altro materiale ritrovato a Gradisca e dintorni.
Il Pozzo dei Frari
Al centro del Campiello Emo (una via di Gradisca) è collocato il Pozzo dei Frari risalente al 1400, con diametro di tre metri. Per un lungo periodo, compresi gli anni recenti, questo pozzo ha rappresentato la principale fonte di approvvigionamento d’acqua potabile per l’intera comunità di Gradisca, anche durante le stagioni di siccità più intense.
Questo poteva essere reso possibile attraverso l’uso di una pompa aspirante che estrae l’acqua da una profondità di circa 6 metri sotto il livello dell’acqua, corrispondente a circa 12 metri al di sotto della superficie del terreno.
La Chiesa di Santo Spirito
Ultimo punto di interesse, ma non meno importante, è la Chiesa di Santo Spirito la cui storia documentata risale alla metà del Quattrocento, coma anche la torre campanaria. Tuttavia, nel XVII secolo, questa modesta chiesa fu demolita perché si trovava al di fuori delle mura della città e poteva costituire un rifugio per le forze veneziane durante i conflitti militari.
In seguito, la chiesa fu oggetto di una ricostruzione che si concluse nel tardo Ottocento. La facciata della chiesa è caratterizzata da un design semplice, con un frontone triangolare e quattro lesene (pilastri verticali con funzione decorativa). L’interno è stato completato con arredi liturgici e decorazioni riconducibili all’inizio del Novecento.
Gradisca d’Isonzo: un raffinato salotto barocco
Gradisca d’Isonzo è davvero un raffinato salotto barocco ricco di storia e cultura, dove ogni angolo racconta le sue antiche tradizioni e la sua vibrante eredità artistica. Passeggiando tra le sue vie ho percepito davvero la magnificenza del passato che ancora si riflette nell’architettura, nelle piazze e nei monumenti. Un’esperienza di viaggio completa che coniuga la bellezza dell’arte con la calda accoglienza della sua gente. Gradisca merita davvero una visita.
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Lucy