Venzone è iscritto al club privato ‘Borghi più belli d’Italia’ ed è stato eletto “Borgo dei borghi 2017” durante la trasmissione di Rai 3 “Alle falde del Kilimangiaro”.
Medaglia d’oro al Merito Civile in quanto anche questo luogo fu distrutto dal tremendo terremoto del 1976 che colpì il Friuli Venezia Giulia e ha affrontato con impegno civile e dignità la difficile opera di ricostruzione.
Il borgo di Venzone è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2000, e dal 1965 è “monumento nazionale” riconosciuto per la sua importanza storico–artistica in quanto unico borgo fortificato trecentesco della regione.
Il centro storico è ben conservato e offre ai visitatori un’esperienza unica di viaggio nel tempo.
Dove parcheggiare il tuo camper?
Abbiamo parcheggiato il camper in un grande parcheggio sterrato situato all’ingresso della cittadina in via del Ponte n.4. Non ci sono servizi per camper. Abbiamo passato una notte davvero tranquilla.
Pochi metri più avanti c’è anche il parcheggio comunale gratuito per auto. Trovi entrambi i posteggi segnalati sull’applicazione Park4night. Leggi bene le recensioni degli utenti prima di sostare o fermarti per la notte.
Venzone, il borgo medievale intatto
La storia di Venzone, il borgo dei borghi, è lunga e affascinante. Il paese fu fondato dai romani nel I secolo a.C. e fu poi conquistato dai Longobardi nel VI secolo d.C.
Il suo momento di gloria è legato al periodo medievale, quando il borgo si sviluppò come un importante centro commerciale.
A causa della vetustà della maggior parte degli edifici, i quali erano rimasti indenni durante le due guerre mondiali, il forte terremoto del 1976, che colpì la regione, provocò la quasi completa distruzione del paese.
Tuttavia, grazie all’aiuto internazionale e alla determinazione degli abitanti locali, Venzone è riuscita a rinascere dalle macerie ed è ora un esemplare della ricostruzione che ha caratterizzato il Friuli Venezia Giulia in seguito al terremoto.
Anch’essa è stata riedificata secondo il “modello Friuli“, che si riferisce alla capacità di ricostruzione e alla resilienza dimostrata dalla regione dopo il terremoto e alla determinazione e all’impegno degli abitanti.
Il metodo include la tecnica per anastilosi, ovvero il processo di restauro di un edificio danneggiato, per esempio da un terremoto, rimettendo insieme i suoi elementi originali uno per uno.
È diventato un esempio di successo nella gestione delle emergenze e nella ricostruzione dopo i disastri.
Il centro storico
Il centro storico di Venzone è un vero e proprio museo a cielo aperto, cinto da mura medievali ben conservate che risalgono al XIII secolo, all’interno delle quali si trovano numerosi edifici storici. Le strade del paese sono lastricate di pietra e fiancheggiate da case medievali. Bellissimo passeggiare e perdersi tra le sue stradine, e ammirare la sua bellezza.
Palazzo Comunale
Pochi passi a piedi dal parcheggio e si arriva in Piazza Municipio e subito si nota il bellissimo Palazzo Comunale risalente al 1390. Un imponente edificio con una loggia aperta con affreschi sulla parete di fondo.
In un angolo si alza una torretta con un orologio e una scultura del Leone di San Marco, simbolo della dominazione veneziana.
Vicino la porta di ingresso sono esposte delle foto in ricordo del terremoto e illustrano la cittadina nelle tre fasi: prima del sisma, dopo i pesanti crolli e dopo la ricostruzione.
La Chiesa di San Giovanni Battista
Vicino ad una porta di ingresso del borgo, Porta San Giovanni, si trovano i resti della Chiesa di San Giovanni Battista risalente al 300.
La chiesa fu quasi completamente distrutta dal terremoto e volutamente lasciata come rudere a memoria della tragedia. L’edificio aveva una sola grande stanza con il tetto fatto di travi di legno che si inclinavano verso l’alto e terminavano in tre cupole con i soffitti a volta. Si possono ancora ammirare la facciata, i basamenti dei muri perimetrali e il pavimento.
La chiesa di San Giovanni Battista è un importante simbolo di Venzone e della ricostruzione post-sisma del Friuli. La decisione di non ricostruirla è stata un atto di rispetto per le vittime del sisma e un monito per le future generazioni.
Il Duomo di Sant’Andrea Apostolo
Proseguendo la visita lungo i viottoli entro le antiche mura che circondano il borgo si incontra il maestoso Duomo di Sant’Andrea Apostolo, struttura religiosa di grande rilevanza, che fu quasi completamente distrutto dal sisma e ricostruito tra il 1988 e il 1995 per anastilosi.
L’esterno è decorato da statue, rilievi e da sei patere veneto-bizantine che risalgono al trecento. Le opere d’arte che conteneva andarono purtroppo distrutte quasi tutte dal terremoto. Rimangono alcuni affreschi trecenteschi.
Il duomo è affiancato da un campanile imponente, che si erge fieramente sopra il borgo e ospita un quartetto di campane.
Nel cortile anteriore del Duomo si trova la Cappella di San Michele. Risalente al XIII secolo, famosa per essere il luogo dove sono conservate le “Mummie di Venzone“, la cui storia inizia nel 1647.
Le mummie di Venzone
Nella Cappella di San Michele, accanto al Duomo sono conservate le famose ‘mummie di Venzone’ risalenti ad un’epoca tra il XIV ed il XIX secolo. Le mummie in origine erano 21 e vennero alla luce precisamente nel 1647, quando il duomo stava subendo lavori di ristrutturazione. Le condizioni climatiche particolari all’interno della chiesa hanno contribuito alla conservazione straordinaria dei corpi.
La mummificazione avvenne quindi per cause naturali e non per intervento dell’uomo. Nel corso degli anni, gli studiosi e gli archeologi hanno condotto studi approfonditi sulle mummie, ma in seguito al terremoto ne rimasero solo 15 e sono oggi esposte nella cripta del battistero di San Michele. Anche Napoleone nel 1807 volle visitarle.
Rappresentano un importante patrimonio culturale della regione e una testimonianza della straordinaria conservazione che il tempo e le condizioni ambientali possono garantire.
La Chiesa di Santa Chiara
La Chiesa di Santa Chiara, un tempo convento delle Clarisse, è un edificio che risale al XIII secolo. Nel 1686, venne incorporato nell’antico Ospedale di Santa Maria, che in seguito fu trasformato in un convento.
Questo fu chiuso nel 1806 durante il periodo del dominio napoleonico. La chiesa fu distrutta dal sisma del ‘76 e non venne mai ricostruita.
Le mie impressioni
Passeggiare tra le vie di Venzone è stato elettrizzante. Sono rimasta esterrefatta per l’ottima conservazione dell’intero borgo e degli edifici medievali. La bellezza e la storia che queste strade trasmettono ti stupiscono. Incredibile come è rinata dopo il terremoto vedendo le immagini della distruzione. Ogni vicolo profuma di storia.
A Venzone oltretutto sono state girate molte scene di film famosi come ‘Addio alle armi’ e ‘La grande guerra’ ed è stata il set della trasferta friulana de “Il commissario Montalbano”. Insomma, un concentrato di fascino sotto tanti punti di vista.
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Lucy
