Mesola: un incanto naturale nel Delta del Po, un piccolo incantevole borgo situato nella provincia di Ferrara, al confine tra Veneto ed Emilia-Romagna, immerso nella natura del Parco del Delta del Po, e fa parte dell’Unione dei Comuni delle Terre del Delta.
Dove parcheggiare il tuo camper?
Abbiamo visitato Mesola subito dopo Ferrara. Ci siamo fermati perché stavamo andando a Bologna e avevamo bisogno di un posto dove passare la notte, e questo comune ha un’area sosta per camper gratuita con circa una decina di stalli idonei anche a mezzi lunghi.
È completa di camper service ed è situata in Via Cesare Laurenti.
Ci sono inoltre delle colonnine con attacchi per la corrente a pagamento ma, al momento della nostra visita, non erano funzionanti in quanto vandalizzate. Speriamo che il comune le sistemi al più presto.
Max era già stato qui qualche anno fa. Ti lascio il link del video che aveva girato e pubblicato sul suo canale Youtube.
Il Delta del Po: un Patrimonio Unesco
Mesola si trova all’interno del Parco del Delta del Po, un’area dichiarata patrimonio UNESCO per la sua biodiversità e bellezza paesaggistica.
Il Delta del Po è un intricato sistema di diramazioni fluviali che costituisce l’estesa e affascinante foce del fiume Po nel Mare Adriatico settentrionale. Il corso del Po ha origine dal Monviso, una delle cime più alte delle Alpi Cozie, e attraversa l’intera Pianura Padana, alimentando una delle aree più fertili e produttive d’Italia, sia a livello agricolo che industriale.
Mesola si trova a sud di una delle principali ramificazioni del Delta, il Po di Goro. Questo ramo fluviale non solo funge da confine comunale, ma segna anche il limite naturale tra le regioni Veneto ed Emilia-Romagna, trovandosi nella provincia di Ferrara.
Qui il Delta si mostra in tutta la sua bellezza, con un ambiente ricco di biodiversità, tra boschi, canali e lagune, offrendo un paesaggio di rara suggestione, perfetto per escursioni, birdwatching e momenti di relax immersi nella natura incontaminata.
Un po’ di storia
La storia di Mesola è strettamente legata alle dinamiche territoriali dell’Esarcato d’Italia, dello Stato Pontificio e degli Este. Questi ultimi intrapresero importanti opere di bonifica e costruirono il Castello di Mesola.
Il territorio fu spesso teatro di scontri con la Serenissima, ma rimase sotto il controllo estense fino alla morte di Alfonso II nel 1597, quando papa Clemente VIII lo riportò sotto il dominio diretto dello Stato Pontificio.
La proprietà del castello rimase agli Este fino al 1771, quando Maria Beatrice d’Este si sposò con Ferdinando Carlo d’Asburgo-Lorena. Successivamente, nel 1785, papa Pio VI acquistò il feudo dall’Imperatore Giuseppe II d’Austria. Con l’invasione napoleonica nel 1796, Mesola passò prima alla Repubblica Cispadana, poi alla Repubblica Cisalpina, e infine al Regno d’Italia di Napoleone.
Dopo la sconfitta di Napoleone, nel 1816 il territorio tornò sotto il controllo dello Stato Pontificio grazie al Congresso di Vienna. Nel 1828, Mesola divenne comune autonomo e, nel 1860, con l’unità d’Italia, entrò a far parte del Regno d’Italia.
L’imponente Castello Estense di Mesola
A pochi passi dall’area camper, si raggiunge facilmente il cuore di Mesola, in Piazza Santo Spirito, dove il borgo si sviluppa attorno al maestoso Castello Estense, noto anche come Castello di Mesola o Delizia Estense. Questo imponente edificio è una delle 19 prestigiose residenze costruite dalla nobile famiglia degli Este, conosciute con il nome di “delizie”, luoghi creati per svago e piacere.
La costruzione del Castello risale al 1578 e fu voluta da Alfonso II d’Este. Il castello, con la sua imponenza e il suo fascino rinascimentale, era utilizzato come residenza per la corte durante le battute di caccia organizzate nel vasto Bosco di Mesola, un’antica foresta che circonda la residenza. Questo ambiente naturale, ricco di fauna e flora, rendeva la delizia estense un luogo perfetto per ritiri nobiliari e giornate di svago, rendendo Mesola un punto cruciale della storia e del prestigio estense.
Oggi, il Castello di Mesola è un simbolo di questo affascinante borgo, testimone della sua ricca eredità storica e della rilevanza che ha avuto nel passato, incorniciato da una natura rigogliosa e ancora oggi meta imperdibile per gli amanti della storia e della bellezza architettonica.
Ha ha una pianta quadrata e agli angoli si trovano quattro imponenti torri merlate, ed è circondato da edifici porticati. L’interno è caratterizzato da eleganti sale affrescate e il prestigioso salone centrale dipinto con i simboli dei personaggi che ne hanno fatto la storia.
Oggi è di proprietà della Provincia di Ferrara ed è sede del Museo del bosco e del cervo della Mesola.
Chiesa della Natività di Maria Santissima a Mesola
Accanto al maestoso Castello Estense sorge la Chiesa della Natività di Maria Santissima, un gioiello di origine medievale che un tempo faceva parte integrante della vasta tenuta degli Este. Questo luogo di culto, ricco di storia e spiritualità, rappresenta un ulteriore tassello del patrimonio architettonico e religioso di Mesola.
Il campanile, che arricchisce il profilo della chiesa, fu edificato intorno al 1794, aggiungendo un tocco di eleganza alla struttura e testimoniando la continua evoluzione del borgo nel corso dei secoli.
La vicinanza del castello e della chiesa sottolinea l’importanza strategica e simbolica di questo luogo, che univa potere temporale e spirituale, oltre a riflettere il prestigio della famiglia estense nella regione.
La Riserva naturale Bosco della Mesola
Mesola è un incanto del Delta del Po perché circondata dalla Riserva naturale Bosco della Mesola che tocca anche i comuni limitrofi di Goro e Codigoro anch’essi facenti parte dell’Unione Delta del Po.
È un’area naturale protetta con un’estensione di 1058 ettari dove si trovano percorsi di diverse lunghezze e a diverso tempo di percorrenza lungo i quali si possono incontrare anfibi, rettili, uccelli e mammiferi anche unici nel genere come cervi, daini, testuggini palustri, vipere comuni, capinere, cinciallegre, ecc.
Una specie unica sul nostro territorio nazionale è il cervo della Mesola ed è possibile vederlo nel periodo che va da marzo a ottobre. Si può accedere al bosco a piedi o in bicicletta e per vedere alcuni punti preclusi al pubblico vengono organizzate visite guidate con l’accompagnamento del personale del corpo Forestale.
Da Mesola transita il percorso cicloturistico della Destra Po. Lo splendido itinerario che segue il fiume Po nei suoi ultimi 100 km fino al mare. Una delle ciclovie più lunghe d’Europa.
La nostra visita a Mesola è stata una piacevole e rilassante passeggiata, perfetta per immergersi nell’atmosfera tranquilla del borgo, che si può esplorare in circa un’ora. I principali punti di interesse, come il Castello Estense e la Chiesa della Natività di Maria Santissima, sono facilmente raggiungibili poiché concentrati nel cuore del paese. La quiete che avvolgeva le strade, praticamente deserte, rendeva l’esperienza ancora più suggestiva, con un silenzio quasi surreale che accentuava il fascino antico del luogo.
L’area di sosta per i camper si è rivelata davvero comoda, garantendoci una notte tranquilla e senza disturbi. Se ti trovi nei dintorni, ti consiglio di fare una piccola deviazione per visitare Mesola. È un borgo di dimensioni ridotte, ma ricco di chicche storiche e culturali che meritano senz’altro una visita. Un piccolo gioiello nascosto che ti sorprenderà con il suo fascino discreto e la sua atmosfera pacifica.
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Lucy