Lasciata la spiaggia Contrada Piana abbiamo ripreso il viaggio lungo la costa in direzione Palermo. All’improvviso vediamo un cartello che indica: Piramide 38° Parallelo. Io e Max ci guardiamo ed annuiamo in contemporanea decidendo ovviamente di seguire l’indicazione.
Eravamo proprio curiosi.
Saliamo il colle percorrendo una strada piuttosto stretta in località Motta d’Affermo in provincia di Messina. Ci sono voluti circa 15 minuti prima di arrivare e senza bisogno del navigatore. Il luogo è ben segnalato dai cartelli.
La strada va percorsa con prudenza in quanto abbastanza impervia. Non credo che con un camper di grosse dimensioni sia fattibile. Non c’è neanche possibilità di fare inversione di marcia se non quando si arriva alla piramide. Quindi mi raccomando di controllare prima se con il vostro mezzo è possibile salire. Io ho avuto paura ma perché soffro di vertigini.
Giungiamo ad un piccolo spiazzo dove svetta una piramide enorme ed imponente posta sul “cucuzzolo” del colle a strapiombo sul paesaggio sottostante e con vista sul Mar Tirreno e sulle Isole Eolie. Uno spettacolo favoloso!
La Piramide 38° Parallelo è un’ opera dello scultore Mauro Staccioli (Volterra, 11 febbraio 1937 – Milano, 1º gennaio 2018) e ci sono voluti circa due anni per completarla. È alta 30 metri ed è orientata a nord-ovest. Fa parte del complesso monumentale “Fiumara d’Arte“: un museo all’aperto costituito da undici opere di artisti contemporanei situate lungo il fiume Tusa. Si tratta del museo all’aperto più grande d’Europa.
Le coordinate geografiche di quest’opera non sono fortuite. Infatti è collocata esattamente al 38° parallelo bilanciando universalmente due zone opposte: da una parte la Corea e dall’altra la Sicilia. Si tratta, infatti, del parallelo che divide la Corea del Nord dalla Corea del Sud.
Viene chiamata anche Piramide della luce perché in un punto vi è una fessura da cui filtra la luce al tramonto. La piramide è costituita da centinaia di lamiere in acciaio Cor-Ten saldate tra loro. Questo acciaio è uno speciale materiale che a contatto con l’aria si ossida e assume un colore rossiccio intenso. Col calore si provoca, poi, la sua dilatazione e contraendosi produce dei suoni che rimbombano all’interno di questo capolavoro artistico. Al calar de sole, appunto, i raggi illuminano l’acciaio tingendolo di rosso e la luce penetra all’interno della scultura. Una magia!
La piramide è raggiungibile in qualsiasi giorno ma è visitabile internamente solo due dì l’anno: il 20 e il 21 giugno, ovvero i giorni che coincidono con il solstizio d’estate. In questi giorni si svolge il “Rito della Luce”. Una celebrazione simbolica con delle performance musicali e artistiche che hanno luogo ai piedi della scultura.
Naturalmente non siamo potuti entrare ma leggendo sul web ho capito che si tratta di un’esperienza magnifica. A quanto pare quando al tramonto entrano i raggi del sole dalla fessura, l’interno della piramide viene illuminato a giorno. Si passa attraverso un tubo di ferro buio, che conduce al centro della piramide dove c’è un percorso a spirale che simboleggia la strada verso la luce e la conoscenza.
Noi siamo rimasti sbigottiti da quest’opera d’arte. Intorno gode di un panorama che non riesco a descrivere tanto è stupendo! E il nostro Shark stava benissimo nelle foto insieme alla piramide. La si vede benissimo anche dal litorale sottostante guardando verso i colli. Una bellissima parentesi prima di giungere alla tappa successiva. Se ti trovi lungo la costa tirrenica che collega Palermo con Messina non puoi non andare a vederla.
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Lucy