Cambio di programma all’improvviso strada facendo
Dalla Calabria alla Sicilia: una scelta fatta in pochi minuti! La mattina che abbiamo lasciato Ardore Marina, abbiamo proseguito verso il sud della Calabria senza abbandonare la costa. Giunti all’ora di pranzo decidiamo di fermarci in un posticino in riva al mare trovato per caso a Pellaro, in provincia di Reggio Calabria.
Parcheggiamo il van, scendiamo, osserviamo il paesaggio intorno a noi e… ci accorgiamo di avere di fronte le coste della Sicilia e l’Etna che “sbuffa”!
In quel preciso momento dentro di noi si è palesato un pensiero: “Che facciamo? Andiamo in Sicilia?”
Il nostro programma iniziale infatti era di percorrere in toto le coste della Calabria, ma appena viste quelle della Sicilia così vicine non abbiamo resistito. Quest’ultima avrebbe dovuto essere una meta a parte da vedere con calma, ma non potevamo non approfittarne. Durante il pranzo ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di traghettare.
Dalla Calabria alla Sicilia: traghettiamo!
Mettiamo in moto Shark e ci dirigiamo al porto di Villa San Giovanni (RC), facciamo il biglietto e verso le 15 ci siamo imbarcati. Oltretutto Shark su navi e traghetti passa come auto pur essendo omologato come camper e quindi il costo del biglietto è stato molto conveniente.
In circa mezz’ora siamo arrivati a Messina.
Che emozione sbarcare su un’isola meravigliosa che eravamo sicuri ci avrebbe donato luoghi e momenti indescrivibili.
La più grande isola d’Italia e del Mediterraneo, ricca di monumenti, spiagge da favola, percorsi naturalistici, siti archeologici e gustosissimi prodotti culinari famosi in tutto il mondo. Pare sia la terza isola più bella dopo le Maldive e le isole greche.
Io ero già stata in Sicilia circa vent’anni fa. Avevo visitato Siracusa e molti paesi della sua provincia, Ragusa, Marina di Ragusa e Cefalù, ma ero giovanissima e sinceramente ricordo molto poco.
Appena arrivati abbiamo deciso di dirigerci verso la costa occidentale dell’isola in quanto ha temperature leggermente più basse rispetto alla parte orientale. O per lo meno, un pochino meno afose. D’altronde la la costa, soprattutto quella sud-occidentale, è quella che subisce maggiormente le correnti africane e quindi ha un clima torrido.
Spot stupendo a Acqualadroni Beach (ME)
Per trovare il posto per la sosta notturna ci siamo affidati all’applicazione Park4night.
Il primo spot che abbiamo scovato è qualcosa di incredibile! Praticamente in riva al mare in una tranquillissima e piccolissima baia, Spiaggia di Mezzana, in località Acqualadroni Beach (ME).
Luogo molto isolato e lontano dal centro abitato, un borgo di pescatori che però sembra, purtroppo, abbandonato a se stesso ma comunque molto affascinante.
Solo durante il giorno veniva qualcuno a fare un bagno e prendere il sole. Per arrivare bisogna percorrere una strada molto stretta e sterrata. Difficile raggiungere il posto con un camper. Al massimo con un mini van.
Abbiamo trascorso due giornate all’insegna del relax: bagni in un mare meraviglioso e tanto sole. Due notti favolose, nel silenzio più assoluto accarezzati dal suono del mare e il cielo gremito di stelle. Non volevamo più andare via, ma come sai, abbiamo esigenze di camper service e di ricaricare la batteria servizi.
E così nel pomeriggio del 24 luglio ci siamo spostati. Cercavamo posti un po’ più freschi o aree sosta dove potevo fare lezione fuori dal van. Ricordi che frequentavo un corso online? Eravamo nei dintorni del Parco Nazionale dei Laghetti di Marinello.
I primi arancini e le prime granite
Intorno alle 19 lungo la strada vediamo una trattoria che aveva fuori un cartellone con scritto “Cucina tipica siciliana“. Affamati, ci siamo fermati nella speranza si trattasse di un buon locale.
Due arancini classici (al ragù) a testa con patatine fritte e un vassoio enorme di calamari fritti. Che bontà! Si sentivano tutti i sapori e il pesce era freschissimo. Avevamo fatto centro!
Il titolare, poi, simpaticissimo con alle spalle anni di esperienza sia in Italia che alle Canarie e addirittura ci ha detto di aver vissuto in provincia di Milano nel paese affianco a quello dove abitavo io. Quanto è piccolo il mondo!
Visto che si era fatto tardi ci siamo fermati a Tindari, una frazione del comune di Patti a circa 300 mt di altitudine a picco sul Mar Tirreno e sulla Riserva naturale orientata dei laghetti di Marinello. Un normale parcheggio sotto gli alberi vicino a delle abitazioni e a pochi metri una fontanella di acqua potabile. Naturalmente senza camper service.
Dal parcheggio si vedeva il Santuario di Tindari o Basilica Santuario di Maria Santissima del Tindari che sorge sulla cima di un colle e domina i Laghetti di Marinello.
L’indomani siamo andati a visitarlo naturalmente. Per arrivare al santuario abbiamo preso l’unica strada possibile, in salita, e un sentiero dal quale si ammira un fantastico panorama. Dal parcheggio ci vorranno una ventina di minuti a piedi.
L’attuale edificio è stato costruito su una chiesa preesistente risalente al 1500 che fu distrutta da assalti subiti nel corso della sua travagliata storia. Il nuovo santuario risale al 1953 ed è veramente bello e imponente.
Vi è custodita la statua della Madonna Nera di Tindari dalla storia leggendaria ed ha la facciata che svetta sulla piazza antistante ove ci sono un parcheggio, negozi di souvenir e bar.
Infatti abbiamo mangiato la prima granita siciliana. Max al mandarino e io ai gelsi. Mai assaggiata in vita mia ed è buonissima, così come quella al mandarino. Vent’anni fa la prendevo sempre al limone o al caffè.
Passeggiando nelle vicinanze del santuario abbiamo scoperto che ci sono i resti archeologici della città antica oltretutto ben conservati. Gli unici visibili però erano quelli del Teatro Greco. L’accesso ai restanti scavi era chiuso.
Al ritorno mentre eravamo per strada ci ha sorpresi un tramonto incredibile ed emozionante!
La mattina del 27 luglio siamo ripartiti per proseguire questo magico viaggio nella splendida Sicilia che dal primo istante ci ha affascinati. Una terra a cui non manca nulla, una terra dai mille paesaggi. Ogni angolo ti stupisce, ti abbaglia e ti rapisce.
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Lucy