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Pisa: molto più di una torre!

Pisa: molto più che una torre; una città che evoca immediatamente un’immagine iconica, quella della Torre Pendente, ma che in realtà nasconde un patrimonio artistico e culturale molto più vasto e affascinante, pronto a sorprendere chiunque.

Situata nel cuore della Toscana, si estende lungo le sponde del fiume Arno, a pochi passi dalla sua foce, ed è un comune di circa 90000 abitanti che attira ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo.

Il 6 gennaio 2022 abbiamo salutato la Sardegna e dopo una traversata serena, siamo sbarcati a Livorno alle prime luci dell’alba. La quiete della nostra cuccetta ha lasciato spazio al brusio del porto, ma i profumi e i colori dell’isola sono rimasti indelebili nei nostri ricordi.

La nave che da Olbia ci ha portati a Livorno
La nave che da Olbia ci ha portati a Livorno

Nonostante il termometro segnasse temperature rigide, il sole ci regalava qualche raggio di calore, alimentando la nostra voglia di esplorare. Dopo una colazione sostanziosa, abbiamo deciso di fare un salto a Pisa, città che io non avevo ancora avuto il piacere di visitare.

Dove parcheggiare il tuo camper?

Abbiamo lasciato il van al Parking Turistico Pisa di Via Fazio degli Uberti 39 (ampio parcheggio gratuito e senza servizi per camper) e da lì ci siamo mossi a piedi.

Per trovare un parcheggio a Pisa, ti consiglio di consultare l’applicazione Park4Night. Troverai una vasta gamma di opzioni, dai parcheggi a pagamento più comodi ai campeggi come l’area sosta camper in Via di Pratale 76, e il Camping Village Torre Pendente in Viale delle Cascine 86.

Non dimenticare di leggere le recensioni più recenti: ti daranno un’idea più chiara dei servizi offerti e delle condizioni del luogo.

Dalla necropoli etrusca alla città toscana: un viaggio nel tempo

Se in passato le origini di Pisa erano avvolte nel mistero, i ritrovamenti archeologici degli ultimi decenni, in particolare la scoperta di una necropoli etrusca, hanno indotto gli storici a riconsiderare le teorie tradizionali e ad attribuire la fondazione della città agli Etruschi.

Anche l’origine del nome “Pisa” è tutt’ora ignota. Le teorie più accreditate la collegano o a un termine etrusco indicante “estuario”, in riferimento alla foce dell’Arno, o a una radice prelatina, forse di origine greca, legata al concetto di “luogo irrigato”.

Il territorio comunale si estende fino al Mar Tirreno, dove sorgono le rinomate località balneari di Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone e San Rossore.

Pisa è un punto di riferimento per la cultura e la ricerca in Italia e in Europa, grazie alla presenza di tre istituzioni universitarie di eccellenza e di un’ampia rete di centri di ricerca.

Il glorioso passato di Pisa come Repubblica Marinara è ancora visibile oggi nello stemma della Marina Militare, un legame storico che unisce la città al mare.

Il cuore pulsante di Pisa: Piazza dei Miracoli

E a piedi ci dirigiamo verso Piazza del Duomo, il centro artistico e turistico più importante di Pisa. Conosciuta anche come Piazza dei Miracoli, è un vero e proprio gioiello architettonico e il cuore pulsante della città. Questo capolavoro del Romanico pisano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ospita alcuni dei monumenti più celebri al mondo: la Torre Pendente, il Duomo, il Battistero e il Camposanto. Queste costruzioni sono dette ‘miracoli’ per la loro bellezza e particolarità, rappresentando un esempio unico di armonia e fascino.

Piazza dei Miracoli a Pisa
Piazza dei Miracoli a Pisa

La Torre di Pisa: mito e realtà

La Piazza dei Miracoli è un capolavoro dell’architettura medievale, dove ogni monumento sembra dialogare con gli altri. La disposizione di questi monumenti non è casuale; sono stati costruiti in diverse epoche ma fanno parte uno stesso progetto.

Il più famoso nel mondo è la Torre di Pisa, (campanile della cattedrale), fulcro di questo complesso architettonico, risalente al 1173, celebre anche perché pendente da un lato a causa del suolo di limo sabbioso su cui poggiano le fondamenta poco profonde (solo 3 metri). Un’opera di ingegneria medievale nata da un errore di calcolo che l’ha resa celebre in tutto il mondo.

Dopo averla vista in foto infinite volte, finalmente potevo toccarla con mano, sentendone l’imponenza e l’eleganza. Non ho potuto resistere alla tentazione di immortalare quel momento con una foto, proprio come fanno milioni di turisti ogni anno. E c’è da dire che, nonostante la folla, l’atmosfera che si respira in questa piazza è magica.

Il Duomo di Pisa: maestosità e storia

La maestosa Cattedrale o Duomo risalente al 1063 e dedicata a Santa Maria Assunta, è una chiesa a cinque navate e tre basiliche. La sua facciata, imponente e ricca di decorazioni è un trionfo di marmi bianchi e colorati.

Capolavoro di architettura romanica degli architetti Buscheto e Rainaldo, fu consacrato nel 1118. La sua costruzione, iniziata nel XII secolo, fu possibile grazie alle ricchezze accumulate con le conquiste in Sicilia. Lo stile del Duomo, caratterizzato da un ricco apparato decorativo e da un sapiente mix di influenze, lo rende un’opera senza eguali.

Purtroppo non abbiamo potuto visitare l’interno, ma sappiamo che è un vero e proprio scrigno di arte, con affreschi e reperti romani che ne arricchiscono la storia. Anch’esso, come la Torre, presenta alcuni cedimenti strutturali.

Cattedrale di Pisa
Cattedrale di Pisa

Il Battistero: il respiro della fede e dell’arte

Il Battistero, risalente al XII secolo e dedicato a San Giovanni Battista, si trova di fronte alla facciata ovest del Duomo e a sud del Campo Santo monumentale. Con i suoi 107 metri di circonferenza e 55 metri di altezza, il Battistero di Pisa è il più grande al mondo, un colosso architettonico che domina la piazza.

Fu nel 1153 che vide la luce, grazie al genio creativo di Diotisalvi. Le sue mani esperte tracciarono le linee di un edificio destinato a diventare un simbolo della città. Fu ampliato e arricchito nei secoli da maestri come Nicola e Giovanni Pisano.

Il gusto neoclassico dell’Ottocento invase il Battistero, cancellando in parte lo splendore medievale. Le sculture dei Pisano furono sostituite da opere più in linea con i canoni estetici dell’epoca, causando però un’irreparabile perdita per il patrimonio artistico.

Il Camposanto: un capolavoro dell’arte gotica e rinascimentale

Il Campo Santo Monumentale si trova al limite nord della piazza ed è cinto da mura. Un luogo unico al mondo, un vero e proprio museo a cielo aperto che completa l’insieme monumentale della Piazza dei Miracoli.

La sua storia e il suo fascino lo rendono una tappa obbligatoria per chiunque visiti la città. L’inizio della costruzione del Camposanto risale al 1277, per iniziativa dell’arcivescovo Federico Visconti. La decisione fu presa per raccogliere in un unico luogo le numerose sepolture che circondavano la cattedrale. La leggenda vuole che la terra utilizzata fosse proveniente dal Golgota, portata dalle navi pisane di ritorno dalla quarta crociata, ma in realtà la motivazione principale fu di carattere igienico e urbanistico.

Il Golgota è un luogo di grande significato religioso, soprattutto per i cristiani. È il nome della collina situata appena fuori dalle antiche mura di Gerusalemme dove, secondo i Vangeli, Gesù Cristo fu crocifisso.

I lavori, iniziati da Giovanni di Simone, subirono un rallentamento dopo la battaglia della Meloria e furono ripresi nel Trecento. La decorazione pittorica del Camposanto iniziò nel XIV secolo e proseguì fino al XV secolo, coinvolgendo i più grandi artisti dell’epoca. Gli affreschi, che narrano storie bibliche e raffigurano importanti personaggi storici, creano un ciclo pittorico di straordinaria bellezza. Nel corso dei secoli, è stato arricchito da sarcofagi romani, che ne completano il valore artistico.

Perdersi tra i vicoli: un’esperienza indimenticabile

Non siamo riusciti a visitare il Camposanto Monumentale per mancanza di tempo, ma abbiamo proseguito la nostra passeggiata verso il cuore di Pisa. Certo, la Torre è il simbolo inconfondibile della città, ma il suo centro storico cela un tesoro di architetture gotiche e romaniche.

Passeggiando tra i vicoli, abbiamo ammirato facciate in marmo bianco, portali intricati e scorci suggestivi che ci hanno riportato indietro nel tempo. Ogni angolo sembra raccontare una storia, un sussurro del passato che aleggia ancora nell’aria.

Pisa, un tesoro di arte e fede

Oltre ai monumenti di Piazza dei Miracoli, come gemme incastonate in un prezioso gioiello, le chiese si ergono nel cuore della città, offrendo un’oasi di spiritualità e bellezza.

Partiamo dalla Chiesa di San Francesco, costruita nel XIII secolo e arricchita nel tempo con opere di illustri maestri. La sua storia è strettamente legata a quella di Ugolino della Gherardesca, la cui tomba si trova all’interno. Purtroppo, le spoliazioni napoleoniche hanno privato la chiesa di capolavori come la Maestà di Cimabue e il San Francesco che riceve le stigmate di Giotto, oggi esposti al Louvre.

La Chiesa di San Frediano, menzionata fin dal XI secolo, è un’imponente basilica a tre navate, ricca di affreschi del XVI secolo. Oggi è utilizzata come chiesa universitaria.

La Chiesa di San Paolo all’Orto vanta un’opera di Taddeo di Bartolo, purtroppo anch’essa dispersa durante le spoliazioni napoleoniche. Lo stesso destino toccò alla Maria con Gesù e angeli di Turino Vanni, un tempo custodita nella Chiesa di San Silvestro, costruita nel XII secolo.

La Chiesa di San Nicola, risalente al XII secolo e la Chiesa di Santa Maria della Spina, capolavoro del gotico italiano e vero e proprio scrigno di arte, costruita nel XIII secolo. E molte, molte altre!

Come abbiamo visto, molte chiese pisane sono state vittime delle spoliazioni napoleoniche, perdendo opere d’arte di inestimabile valore. Nonostante queste perdite, il patrimonio artistico della città rimane straordinariamente ricco e variegato.

Perdersi tra i vicoli di Pisa significa imbattersi in una moltitudine di palazzi nobiliari, ognuno con una storia da raccontare, un testimone muto di un passato glorioso. Un invito a scoprire un patrimonio architettonico inestimabile, dove ogni pietra sembra sussurrare antichi segreti.

Passeggiare tra questi capolavori è come fare un viaggio nel tempo. E nonostante la presenza di numerosi turisti, l’atmosfera è carica di una certa sacralità, che ti fa sentire parte di qualcosa di grande.

Noi a Pisa
Noi a Pisa

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Lucy

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