Monte Squalo e la Spiaggia dei Baracconi sono alcune delle ultime tappe fatte in terra sarda. Ormai siamo agli sgoccioli del nostro viaggio in questa terra stupenda. ….
La mattina del 4 gennaio 2022 lasciamo la bellissima spiaggia di Porto Liscia. La SP121, Strada Panoramica per Baragge, si snodava sinuosa davanti a noi, offrendo scorci incantevoli.
Improvvisamente, un gruppo di auto parcheggiate e persone intente a scattare foto hanno catturato la nostra attenzione. Curiosità irresistibile; abbiamo accostato e siamo andati a vedere di cosa si trattava.
Giunti al termine della breve salita, un’esplosione di bellezza ci ha letteralmente mozzato il fiato. Eravamo al Belvedere Baragge, un terrazzo naturale affacciato su un panorama che ha ridefinito il concetto di spettacolare.
Davanti a noi uno scenario stupefacente. L’Arcipelago di La Maddalena si palesava come un gioiello prezioso, costellato di isole che brillavano sotto i raggi del sole: Spargi, Razzoli, Santa Maria, La Maddalena, Santo Stefano e Caprera. La costa di Palau si disegnava sinuosa, creando un’armonia cromatica perfetta, con le sfumature turchesi del mare e il verde smeraldo della macchia mediterranea.
Un dipinto vivente, un’opera d’arte della natura che ci ha lasciati li, fermi, imbambolati, incantati a scrutare ogni dettaglio, ogni sfumatura di colore, ogni isola che emergeva dal mare come un sogno.
Monte Squalo: spiaggetta nascosta
La giornata non aveva ancora finito di sorprenderci. Ci attendeva un vero gioiello: uno spot per la notte da capogiro, un piccolo paradiso nascosto.
Percorrendo una stretta strada sterrata, ci siamo ritrovati in un piccolo spiazzo in riva al mare, baciato dal sole del primo pomeriggio. La vista era da togliere il fiato: l’isola di Caprera si ergeva maestosa di fronte a noi, mentre sulla destra, Monte Squalo, una grande roccia, custodiva questo piccolo angolo. Sulla sinistra, un porticciolo privato completava il quadro perfetto.
Sulle mappe il nome del luogo rimane un mistero, un enigma che stuzzica la curiosità e alimenta il desiderio di scoprirlo. L’unica certezza è la sua posizione: Arzachena, un comune in provincia di Sassari ricco di fascino e tesori nascosti.
Attenzione però, questo posto è adatto solo ai piccoli van. La strada per raggiungerlo non è percorribile da camper di grandi dimensioni e lo spazio a disposizione è limitato a un solo mezzo. Il nostro mini van passava a malapena e il piccolo spiazzo in cui abbiamo sostato è molto in pendenza.
Max, non potendo resistere al richiamo della bellezza del luogo, è salito sulla grossa roccia che domina lo spot. Da lì, lo sguardo spaziava sulla spiaggia Fantasia beach e su tutta la costa fino a Palau.
La Sardegna è un continuo susseguirsi di panorami da favola e, anche se rischio di essere ripetitiva nel descriverli, ogni angolo di quest’isola ci ha regalato emozioni davvero uniche.
Giunta la sera eravamo sbalorditi dal ‘quadro’ che avevamo davanti e sopra le nostre teste. La temperatura era gradevole e siamo rimasti fuori dal van per alcuni minuti ad ammirare le luci lungo la costa e il cielo tappezzato di stelle.
Avvolti da un silenzio irreale, rotto solo dal rumore delle onde che si infrangevano a riva, sentiamo un suono insolito che ha catturato la nostra attenzione: un fruscio leggero, come di qualcuno che faceva snorkeling. Scrutiamo la superficie del mare increspata dalla luna, ma non si vedeva nessuno. Il mistero di quel rumore ci ha accompagnati fino al sonno.
Il mattino dopo, ci siamo svegliati con un nuovo sorriso sulle labbra. Il sole inondava la baia di una luce dorata e gli uccelli cantavano allegramente. All’improvviso, lo stesso fruscio della sera precedente ha riempito l’aria. E questa volta, non c’erano dubbi: due delfini stavano nuotando a pochi metri dalla riva!
Due creature magnifiche, eleganti e sinuose, si muovevano con grazia attraverso l’acqua cristallina. Li abbiamo osservati in silenzio, affascinati dalla loro bellezza e dalla loro libertà. Nuotavano avanti e indietro, a volte saltando fuori dall’acqua con un guizzo giocoso. Era uno spettacolo mozzafiato, un regalo inaspettato che ha reso la nostra giornata indimenticabile.
La vanlife stupisce ogni giorno; questo stile di vita non è mai monotono, mai scontato, mai prevedibile. Ti arricchisce ogni giorno con piccole novità, ti insegna sempre qualcosa, ti fa sentire libero. Ti rende felice!
Spiaggia dei Baracconi: l’ultima notte in terra sarda
A malincuore, la mattina seguente, abbiamo lasciato Monte Squalo, diretti verso Golfo Aranci, e abbiamo scovato una spiaggetta stupenda per pranzare: Spiaggia Romazzino.
La stradina sterrata che bisogna imboccare per arrivare alla spiaggia ci ha portato proprio sulla sabbia, quasi in riva al mare.
Abbiamo scoperto essere una tra le spiagge più belle della Costa Smeralda, e prende il nome dalla pianta di rosmarino che cresce nel mezzo della macchia mediterranea della Sardegna (‘romazzinu’ è il nome sardo gallurese che significa rosmarino).
Acqua limpida e sabbia grossa la differenziano dalla maggior parte delle spiagge della zona. Durante la stagione estiva la superficie della spiaggia è occupata dagli ombrelloni degli stabilimenti balneari tra cui quelli dell’Hotel Romazzino sito proprio lì vicino.
Tempo di pranzare e siamo ripartiti alla ricerca di una lavanderia self service, dato che avevamo bisogno di fare il bucato. L’abbiamo trovata a Golfo Aranci, in centro paese.
Nel frattempo che la lavatrice svolgeva il suo lavoro, noi chiacchieravamo con la proprietaria della lavanderia che ci ha anche consigliato lo spot per la notte, dove ci siamo diretti subito dopo aver fatto il bucato.
Spiaggia dei Baracconi, all’ingresso di Capo Figari, è una piccola striscia di sabbia bianca, scogli e fondale basso, molto frequentata da appassionati di pesca e persone che praticano immersioni e snorkeling, e noi abbiamo sostato nel parcheggio che costeggia la spiaggia che è libera e senza servizi.
Golfo Aranci si presenta come una lingua di terra circondata dal mare e la parte che si trova all’estremo è Capo Figari.
Dalla nostra posizione privilegiata, si apriva un panorama stupendo che lasciava senza fiato. Un’esplosione di colori e di forme che dipingeva un quadro perfetto dalla bellezza selvaggia.
L’isola di Figarolo, disabitata e incontaminata, si ergeva dal mare come un gioiello prezioso. La sua silhouette rocciosa, scolpita dal vento e dalle onde, creava un contrasto affascinante con le acque turchesi del Golfo di Olbia. In lontananza, la maestosa Isola Tavolara, che dominava il panorama come un gigante addormentato.
Nel tardo pomeriggio, mentre il sole iniziava la sua discesa verso l’orizzonte, un evento inaspettato ha reso ancora più speciale la nostra ultima giornata in Sardegna. Tra le nuvole, che come pennelli di un artista divino dipingevano il cielo di sfumature di grigio, si è creata un’apertura a forma di cuore. In quel preciso istante, i raggi del sole hanno attraversato questa fessura, illuminando il paesaggio con una luce dorata e calda.
Era come se la natura stessa volesse salutarci, augurarci un buon viaggio e un felice ritorno a casa. Un saluto speciale, carico di magia e poesia, che ha reso ancora più indimenticabile la nostra ultima notte in Sardegna.
Quel momento è rimasto impresso nella nostra memoria come un’immagine indelebile, un simbolo della bellezza selvaggia e incontaminata di questa terra meravigliosa. Un ricordo che porteremo sempre con noi, come un piccolo tesoro prezioso nel cuore.
Ed anche l’ultimo giorno del viaggio ci ha portato nuove conoscenze. La mattina seguente, infatti, mentre ci preparavamo per andare al porto di Olbia, vediamo che due persone ci salutano con la mano e venivano in direzione nostra a piedi.
Li abbiamo subito riconosciuti, dato che sia io che Max li seguiamo sui social e loro seguono noi: Rita e Alberto! E’ stato magnifico conoscerli e chiacchierare con loro per ben due ore di viaggi e vanlife.
Si, perché anche loro hanno un van e viaggiano da molto tempo. Seguili anche tu su Facebook e Instagram alla loro pagina: Girovagandoconalbertoerita.
Due ore volate via in un battito d’ali, come se il tempo avesse deciso di accelerare il suo corso per rubarci quei preziosi momenti in compagnia dei nostri nuovi amici. Avremmo voluto che quel tempo non finisse mai, ma la nave ci aspettava al porto per il nostro viaggio di ritorno.
Con il cuore ancora colmo di emozioni che ci lasciavamo alle spalle, ci siamo imbarcati sulla nave Grimaldi che salpava alle 22:30. Avevamo deciso di concederci il lusso di una cabina, per un riposo confortevole che ci avrebbe permesso di svegliarci già al porto di Livorno, pronti per nuove avventure!
TravelPodcast “Avventure su quattro ruote!”
Non dimenticare di seguire il mio TravelPodcast dedicato ai viaggi in camper! In ogni episodio, ti porterò in un affascinante viaggio attraverso i luoghi più belli e le storie più coinvolgenti delle mie avventure on the road.
Condividerò suggerimenti pratici, ispirazioni per le tue destinazioni e racconti avventurosi che sicuramente risveglieranno la tua passione per l’esplorazione. Che tu sia un amante dei viaggi in camper o semplicemente desideri scoprire le meraviglie del mondo, questo podcast è pensato per te.
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Lucy