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Isola Rossa e Capo Testa: dove il mare incontra la magia

Isola Rossa e Capo Testa: dove il mare incontra la magia. Sulla costa settentrionale della Sardegna, dove il mare cristallino si fonde con la macchia mediterranea e il granito scolpito dal tempo, si trovano due gioielli inestimabili: Isola Rossa e Capo Testa. Due luoghi da non perdere per chi desidera vivere un’esperienza indimenticabile.

In questa isola stupenda ci siamo sentiti subito a casa, sin dal primo giorno e sin dalla prima tappa. Ogni chilometro percorso è stato una rivelazione, una sorpresa, un regalo.

Dopo aver brindato al nuovo anno nella splendida cornice di Castelsardo, il nostro viaggio in Sardegna proseguiva. Come sempre, alla ricerca di un nuovo rifugio per la notte, ci siamo imbattuti in uno spettacolo inaspettato: il caldo colore rosso delle rocce che circondavano la strada ha catturato la nostra attenzione. Incuriositi da questo panorama suggestivo, non abbiamo resistito all’impulso di indagare sui luoghi circostanti.

Isola Rossa

Mai avremmo immaginato che questa deviazione ci avrebbe condotti alla scoperta di un vero e proprio tesoro nascosto…

Tra Castelsardo e Santa Teresa di Gallura, dove il mare si fonde con la roccia in un connubio mozzafiato, si trova Isola Rossa, un gioiello ancora da scoprire della Sardegna selvaggia.

Un piccolo borgo di pescatori, adagiato su un tratto di costa incontaminata, che deve il suo nome all’isolotto di roccia granitica antistante, tinto di un rosso fiammeggiante dal porfido.

Spiagge dalla sabbia finissima e acque cristalline come piscine naturali, accarezzate da un mare limpido, fanno da cornice a questo borgo autentico.

Un luogo ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del relax e dell’avventura, lontano dai percorsi turistici più battuti. Un’occasione unica per immergersi nella cultura e nelle tradizioni sarde più autentiche, e per scoprire la bellezza selvaggia di un territorio ancora incontaminato.

Rocce rosse

Abbiamo posteggiato il van in uno spiazzo sterrato vicino alla spiaggia La Funtanedda trascorrendo una notte tranquilla avvolti dal silenzio e dai suoni della natura.

La Torre Spagnola

Sulla sommità di un promontorio roccioso che domina il borgo di Isola Rossa, si erge maestosa la Torre Spagnola, una sentinella silenziosa che veglia sul paese da oltre cinque secoli. Costruita nel XVI secolo, tra il 1578 e il 1595, questa torre di avvistamento era un punto strategico per la difesa della costa dagli attacchi dei pirati.

Alta ben 11,5 metri, la Torre Spagnola offre un panorama mozzafiato sul mare e sulle isole dell’Arcipelago della Maddalena. Le sue mura spesse e la sua struttura possente raccontano storie di battaglie e di pirati, di audaci marinai e di vite semplici scandite dal ritmo del mare.

Io e Max attratti dal fascino magnetico di questo borgo arroccato sulla costa sarda, abbiamo passeggiato tra le vie silenziose del paesino, respirando l’atmosfera autentica di un luogo che conserva il suo ritmo naturale, lontano dal caos del turismo di massa.

Sotto di noi, si stendeva un panorama da togliere il fiato: Spiaggia Longa, Spiaggia di Li Femini e poco distante, La Marinedda, spiagge che offrono uno spettacolo unico!

Cala Serraina: paradiso incontaminato tra mare e roccia

Proseguendo il nostro viaggio lungo la costa, non lontano da dove ci trovavamo, un’inaspettata meraviglia si è dispiegata davanti ai nostri occhi: Cala Serraina. Una caletta incantevole, incastonata come un gioiello prezioso tra la sabbia granitica dorata e rocce rosate, abbracciata da colline verdeggianti che profumavano di macchia mediterranea. Le acque cristalline, che sfumano dal verde smeraldo intenso all’azzurro turchese sembrano un dipinto impressionista.

Avremmo voluto fermarci per la notte, godendoci la bellezza di questo luogo magico magari sotto le stelle. Ma purtroppo, soffiava un vento impetuoso, rendendo impossibile trovare riparo. Con un pizzico di rammarico, decidiamo di proseguire il nostro viaggio.

Abbiamo notato che il vento è una presenza costante nel nord della Sardegna, un elemento da tenere in considerazione per chi viaggia con un tetto a soffietto. In queste condizioni, il riposo notturno può diventare un’impresa. Per questo motivo, spesso sceglievamo di abbassare il tetto quando il vento era troppo forte.

Cala Serraina comunque ha lasciato in noi un ricordo indelebile. Un luogo di rara bellezza, che incarna la natura selvaggia e intatta della Sardegna.

Capo Testa: gioiello della Gallura da non perdere

Sulle mappe avevamo notato una penisola a pochi chilometri da noi, unita alla terraferma da un suggestivo istmo, una sottile lingua di terra bagnata su entrambi i lati dal mare. Incuriositi da questo luogo, decidiamo di trascorrere lì la notte.

Seguendo Via Cala Spinosa fino alla sua estremità, abbiamo trovato un parcheggio. Dopo aver lasciato il nostro van, abbiamo proseguito a piedi oltre il cancello che segna la fine della strada.

Oltrepassato quest’ultimo, un sentiero sterrato si snoda tra le rocce granitiche, conducendoci verso il Faro di Capo Testa, che svetta su un promontorio roccioso. La vista da lassù è mozzafiato: un mare turchese si estende a perdita d’occhio, incorniciato da colline verdeggianti e punteggiato da isolotti all’orizzonte. Il vento soffia tra i capelli, portando con sé il profumo di salsedine e l’aroma della macchia mediterranea.

Edificato intorno alla metà dell’800, il Faro di Capo Testa, è una costruzione imponente e affascinante, alta 23 metri e dipinta di un bianco brillante. Essenziale per la sicurezza della navigazione nelle insidiose acque delle Bocche di Bonifacio, il faro è ancora funzionante e le sue luci possono essere viste fino a 15 miglia di distanza.

Accanto al faro moderno, sorge ancora la struttura del vecchio faro, creando un interessante contrasto architettonico. Da queste costruzioni si può ammirare la maestosa scogliera sottostante e, in lontananza, la Corsica.

Le rocce circostanti sembrano modellate in cartapesta, con forme bizzarre e, allo stesso tempo, intriganti, rendendo il paesaggio unico e suggestivo.

Il promontorio è attraversato da numerosi sentieri sterrati, uno dei quali conduce a una piccola torretta, di cui rimangono solo pochi ruderi. Max ha voluto avventurarsi sulle ripide scalette di roccia per raggiungerla, mentre io ho preferito aspettarlo giù, poiché le scale sembravano sospese nel vuoto e senza alcun appoggio.

Questo luogo incantevole è un vero gioiello della Sardegna, che ti consiglio vivamente di visitare per vivere un’esperienza memorabile.

Lo spot che abbiamo trovato per la notte era di difficile accesso per mezzi grossi perché si tratta di uno piccolo spiazzo su sterrato costellato da buche profonde e grosse spaccature nel terreno. Il passaggio del nostro van è stato un po’ avventuroso, ma la ricompensa è stata impagabile.

Ci trovavamo a strapiombo sul mare, con le onde che si infrangevano sugli scogli sottostanti con un fragore ipnotico. Il cielo notturno era terso e stellato, e le luci della Corsica, che si specchiavano nel mare, creavano un’atmosfera surreale, mentre il silenzio della notte era rotto solo dal canto degli uccelli notturni.

Io e Max a Capo Testa

Porto Liscia

Proseguendo il nostro viaggio lungo la costa nord, ci siamo imbattuti, quasi per caso, in una vera e propria perla: la spiaggia di Porto Liscia, situata nel comune di Santa Teresa di Gallura.

Grazie alle dimensioni compatte del nostro van, siamo riusciti a superare la sbarra di limitazione dell’altezza di 2 metri, che precludeva l’accesso a mezzi più alti. All’ingresso della strada sterrata, un cartello con la scritta “No Kitesurf” ci ha subito incuriositi, svelandoci la natura di questo luogo.

Infatti, parcheggiati c’erano solo minivan e auto, mentre la spiaggia brulicava di windsurfer e surfisti che sfidavano le onde con grande abilità.

Parcheggio a Porto Liscia

Questa spiaggia prende il nome dal fiume che sfocia nelle sue acque ed è lunga circa 2 chilometri. E’ caratterizzata da sabbia dorata e mare limpido dal fondo sabbioso e c’è il vento adatto a fare sport d’acqua.

E’ presente anche la scuola di surf e windsurf. Per motivi di sicurezza (pensiamo per la ridotta profondità della spiaggia) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Capitaneria di Porto vietano la pratica del kitesurf; troverai un cartello della normativa sul posto. Per poter praticare questo sport bisogna spostarsi di qualche chilometro.

Io e Max abbiamo passeggiato sulla spiaggia in entrambe le direzioni rispetto al parcheggio fino ad arrivare ai punti estremi dove è poi impossibile proseguire a piedi. Da un lato si trovano grandi rocce e dall’altro il fiume Liscia.

Nel tardo pomeriggio il parcheggio ha iniziato a svuotarsi; ognuno caricava l’attrezzatura sportiva sui propri mezzi e andava via, lasciandoci completamente soli e nel più assoluto silenzio, abbracciati da un tramonto spettacolare!

Alba a Porto Liscia

Le sorprese non finiscono mai quando si viaggia; ogni curva può riservare un regalo sia da parte della strada che del cielo, del mare, dei monti.

A noi il regalo lo ha fatto il cielo mentre cercavamo un posto per fermarci e pranzare il giorno seguente. Ad un certo punto, in direzione di Golfo Aranci, mi volto verso il mare e vedo l’arcobaleno!

Ci siamo fermati ad ammirare questo spettacolo mozzafiato della natura, nonostante il vento soffiasse con gran forza. Un arcobaleno perfetto si ergeva nel cielo con un arco di colori brillanti illuminando il paesaggio con la sua magia. Uno dei fenomeni più affascinanti che si possano osservare; un’emozione indescrivibile che abbiamo immortalato con foto e video, per poter rivivere ogni volta la bellezza di quel momento.

Il van e l'arcobaleno, in Sardegna
Il van e l’arcobaleno

TravelPodcast “Avventure su quattro ruote!”

Non dimenticare di seguire il mio TravelPodcast dedicato ai viaggi in camper! In ogni episodio, ti porterò in un affascinante viaggio attraverso i luoghi più belli e le storie più coinvolgenti delle mie avventure on the road.

Condividerò suggerimenti pratici, ispirazioni per le tue destinazioni e racconti avventurosi che sicuramente risveglieranno la tua passione per l’esplorazione. Che tu sia un amante dei viaggi in camper o semplicemente desideri scoprire le meraviglie del mondo, questo podcast è pensato per te.

Sintonizzati e unisciti a me nei prossimi e nuovi episodi! Trovi informazioni nella sezione PODCAST del blog.

Lucy

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2 commenti

  1. MIMMA dice:

    Potresti seriamente pensare di Scrivere un Libro.Hai un modo di raccontare pulito ,scorrevole e invitante.

    1. max dice:

      Ciao Mimma! Grazie mille ❤ Mi fa tanto piacere. E si, il libro è in cantiere 🤣😁 un abbraccione! 😘😘😘😘😘

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